Uno dei principali obiettivi di un blog di successo è quello di soddisfare bisogni, esigenze e necessità del proprio pubblico per aumentare conversioni e visite. Lo scopo primario dei motori di ricerca è quello di rispondere al meglio all’intento di ricerca di un utente. Ne consegue che ambo le parti si muovono nella stessa direzione per ottenere lo stesso risultato. Se i contenuti di un blog, o sito web, non soddisfano queste richieste non si posizioneranno come desiderato e non appariranno nelle prime posizioni della pagina dei risultati dei motori di ricerca chiamate SERP (Search Engine Result Page). Per creare contenuti capaci di rispondere alle richieste degli utenti e aiutare i motori di ricerca a classificarli e posizionarli nel modo giusto bisogna fare una ricerca di parole chiave intercettando tutte quelle keyword che vengono utilizzate per arrivare al nostro blog, prodotto o servizio.
In questo articolo ti spiego tutto quello che c’è da sapere sulle parole chiave, come usarle e come iniziare a fare una keyword research efficace per creare contenuti di qualità e soprattuto utili al tuo target.
Che cosa è una parola chiave
Una parola chiave, per i più glamour e tecnici “keyword“, è un qualsiasi termine, o gruppo di parole, che viene inserito da un utente su un motore di ricerca per permettergli di rispondere alla sua richiesta generando una pagina di risultati in cui sono elencati i contenuti dei siti web che rispondono a quella parola chiave. In poche parole identifica l’argomento cercato da un utente e trattato in una pagina web. Non tutte le parole chiave sono uguali e quando decidiamo di usarne una piuttosto di un’altra dobbiamo prendere in considerazione le sue caratteristiche principali. Nello specifico:
- Concorrenza: indica quanti siti si posizionano per quella keyword. Più una parola chiave è ricercata più è probabile che ci saranno tanti siti web in “gara” per il primo posto.
- Costo per click (CPC): quanto costa posizionarsi per quella keyword. Riguarda la SEA ed indica quanto paga un inserzionista ogni volta che un utente fa click sul suo annuncio.
- Intento di ricerca: qual è lo scopo di un utente che effettua una ricerca per quella keyword.
- Keyword difficulty: la difficoltà di posizionamento. Quelle con un valore dall’85% in su sono piuttosto difficili per collocarsi subito nelle prime pagine dei motori di ricerca.
- Keyword opportunity: le opportunità che ha la parola chiave di posizionarsi nella prima pagina dei risultati di un motore di ricerca.
- Numero di parole: una keyword può essere composta da una o più parole.
- Volume di ricerca: quante volte è cercata una parola chiave nel web.
Questi dati si possono raccogliere con moltissimi strumenti che troviamo comodamente online di cui ti parlerò tra poco.
Differenti tipi di parole chiave
Oltre alle principali caratteristiche che contraddistinguono una parola chiave ci sono anche delle differenze che ci permettono di classificarle in tre modi diversi per poter posizionare meglio i contenuti in base alle necessità di ogni progetto.
- Brand keyword: parole chiave dove viene specificato il nome di un brand, sia esso marchio commerciale o personale. Es: “Consulenza SEO Fashion Snobber” si riferisce direttamente al mio personal brand.
- Generic keyword: parole chiave generiche che rispondono a ricerche senza un marchio o una località specifici. In pratica l’utente cerca qualcosa ma non lo associa ancora ad un brand. Es: “Consulenza SEO“.
- Local keyword: parole chiave che indirizzano la ricerca di un marchio, prodotto o servizio presente su un territorio specifico. Es: “Consulenza SEO a Livorno“.
Per prima cosa un sito web dovrebbe posizionarsi per tutte le sue brand keyword e successivamente lavorare su quelle generiche. Se invece è un sito di un’attività geolocalizzata è importantissimo posizionarsi bene soprattutto per le parole chiave locali e quelle del marchio.
L’intento di ricerca di una parola chiave
Per cominciare a fare SEO come si deve la cosa più importante di una ricerca di parole chiave efficace è quella di intercettare l’intento di ricerca, o search intent, della tua target audience. Ogni keyword ha un intento ben diverso che ti aiuta ad entrare nella mente del tuo target ed è il principale fattore di posizionamento per scalare i primi risultati dei motori di ricerca. Per quanto mi riguarda suddivido l’intento di ricerca in quattro tipologie diverse:
- Informativo: quando un utente vuole approfondire un argomento o ricevere un’informazione specifica. Probabilmente per imparare qualcosa, o rispondere ad una sua curiosità, e non è ancora pronto ad acquistarne il prodotto o servizio. Es: “come fare SEO in un blog“. Generalmente sono articoli guida o tutorial a cui rispondono molto bene i contenuti di un blog.
- Navigazionale per interesse: quando un utente cerca uno specifico sito web, prodotto o servizio che già conosce. Es: nel mio caso un utente digita direttamente su Google “Fashion Snobber“.
- Commerciale: quando un utente sta pensando di comprare qualcosa ma non ha ancora scelto nello specifico e fa un’indagine per decidersi. Solitamente sono parole chiave che contengono termini come “migliore, opinioni, principale, recensioni ecc…” Es: “recensioni consulenza SEO Fashion Snobber“.
- Transazionale: quando un utente vuole effettuare l’acquisto di un determinato prodotto o servizio. Sono keyword che portano all’azione come ad esempio “acquisto di una consulenza SEO” e possono essere anche più mirate riferendosi ad un marchio già conosciuto oppure includere parole come “costo, offerta, prezzo, ecc...”.
In pratica l’intento di ricerca è il motivo che spinge un utente a fare una ricerca online. Analizzarlo e comprenderlo ci permette di creare contenuti mirati di cui il nostro target ha bisogno.
Per approfondire l’argomento leggi: Come individuare la target audience del tuo blog.
Le parole chiave a coda lunga
Una delle migliori strategie SEO per la ricerca di keyword è quella di posizionarsi prima con le parole chiave a coda lunga e successivamente anche con quelle a coda corta. Cosa vuol dire? Te lo spiego subito.
- Parole chiave a coda corta: le short-tail keywords sono formate da 1 o 2 parole, hanno un volume di ricerca elevato ed indicano l’argomento con un intento di ricerca generico. Es: “SEO“.
- Parole chiave a coda lunga: le long-tail keywords sono formate dalle 4 alle 7 parole, hanno un volume di ricerca più basso ed indicano l’argomento con un intento di ricerca più specifico. Es: “come fare SEO in un blog“.
Capisci bene che le parole chiave a coda corta, nonostante siano molto cercate, hanno tantissima concorrenza e utilizzandole sarà quindi difficile posizionarsi tra le prime pagine dei motori di ricerca.
Dall’altra parte le parole chiave a coda lunga sono ottime per attirare gli utenti che ancora non ci conoscono ma stanno cercando qualcosa di mirato e in target con cui potremmo essergli utili e portarli da noi. Avendo meno concorrenza ci permettono più facilmente di posizionarci tra le prime pagine dei motori di ricerca. In pratica si avvicinano alle query di ricerca coversazionali in cui l’utente pone delle domande al motore di ricerca.
Cosa è una query di ricerca
Durante le mie consulenze SEO ho notato che c’è un pò di confusione tra parole chiave e query di ricerca. Ci tengo a fare chiarezza perché è importante capire che non sono assolutamente la stessa cosa.
Con il termine “query” ci si riferisce alle parole, precisamente frasi o il più delle volte una sorta di domanda, che vengono digitate da un utente nella barra di un qualsiasi motore di ricerca.
La “keyword” è una o più parole che identificano l’argomento della query di ricerca.
Esempio:
Query: “Come fare una ricerca di parole chiave per un blog“.
Keyword: “parole chiave per blog“.
Conoscere e/o intuire le query che utilizza un utente per arrivare a noi è fondamentale per trovare le giuste parole chiave con cui posizionarci nel web.
Come fare una ricerca di parole chiave efficace
La ricerca di parole chiave, detta anche keyword research, è un’attività SEO a cui un blog di successo non può e non deve sottrarsi. Individuare i principali termini con cui uno specifico argomento viene cercato su internet ti permetterà non solo di aumentare il traffico del tuo blog attraendo utenti in target, di conseguenza potenziali clienti, ma anche di facilitare il compito di analisi dei contenuti ai motori di ricerca che li posizioneranno dandogli tutta la visibilità di cui hanno bisogno.
A mio avviso una ricerca di keyword efficace per aumentare il traffico al proprio blog parte dal selezionare parole chiave con un buon volume di ricerca (almeno un 2.000-3.000 ricerche mensili), bassa competitività e un valore abbastanza alto per capire se c’è anche la possibilità di monetizzazione per quell’argomento.
! Tutto questo deve sempre essere pensato e ragionato in relazione ai bisogni del tuo target. Se non capisci le necessità degli utenti la parola chiave non ti porta a niente.
Come trovare le parole chiave da usare nel blog
Qualsiasi sia il tipo di blog che hai in mente o stai già gestendo una volta definiti gli obiettivi da raggiungere puoi scegliere la parola chiave più pertinente. L’ideale sarebbe riuscire a combinare parole chiave a coda lunga con le altre più corte. Nella pratica per trovare le keyword da usare nei contenuti puoi procedere affidandoti a diversi strumenti SEO per ricerca keyword che trovi comodamente online sia gratuiti che a pagamento. Di seguito ti elenco quelli che uso maggiormente.
Migliori strumenti per analisi e ricerca di parole chiave
1. Answer the Public
Inserendo la parola chiave generica a coda corta ed impostando sia il Paese che la lingua di tuo interesse Answer the Public ti mostra subito tutte le principali query di ricerca che gli utenti digitano su quell’argomento. Oltre ad indirizzare nella scelta delle long tail keyword è anche utilissimo per trovare nuove idee sui prossimi articoli da scrivere.
Sotto trovi un esempio per la ricerca “parole chiave” in cui emergono curiosità, dubbi e necessità degli utenti:
2. Correlate e suggerimenti di Google
Le ricerche correlate di Google sono generate automaticamente dal motore di ricerca stesso al momento che sei nella pagina dei risultati. Si trovano scorrendo in basso tutta la SERP e ti mostrano cos’altro hanno cercato gli utenti interessati a quell’argomento.
Stesso discorso per i suggerimenti di Google che si aprono in un menù a tendina ogni qual volta cominci a digitare qualcosa sul motore di ricerca. Ti fa vedere subito cos’è più cercato dagli utenti inerente a quell’argomento o parola chiave.
3. Google Trends
Con lo strumento gratuito di Google Trends puoi tenere traccia di tutte le parole chiave e vedere come si comportano in relazione all’interesse di ricerca degli utenti nel tempo.
4. Google Keyword Planner
Funzione integrata per ricerca di parole chiave riservata a chi ha un account Ads. Ossia il servizio di pubblicità su Google che inserisce il tuo annuncio nella prima pagina della SERP. Con il keyword planner di Google Ads puoi fare una ricerca dettagliata di ogni parola chiave che ti interessa analizzando tutte le sue caratteristiche. Dal volume di ricerca alle previsioni su come viene percepita nel web. E’ molto utile anche per trovarne di nuove.
5. SemRush
SEO tool completo con un sacco di funzionalità utili per la propria strategia di posizionamento. SemRush ci viene in aiuto facilmente inserendo una parola chiave e ottenendo subito tutte le informazioni necessarie a valutarne concorrenza, correlate, volumi ecc. Il piano gratuito è limitato ma comunque utilizzabile.
6. SEOZoom
Il mio strumento preferito per chi si avvicina al mondo della SEO. SEOZoom è facilissimo da utilizzare, totalmente in italiano e avvicinabile da chiunque sia alle prime armi e vuole migliorare posizionamento e visibilità di un blog. Nella ricerca di parole chiave ci basta inserire quella da analizzare e avremo un quadro generale dettagliato con tutte le caratteristiche utili per valutare se e come poterla usare. Il piano gratuito è molto limitato quindi consiglio di sottoscrivere almeno il piano lite.
7. Twinword
Un altro strumento di ricerca keyword gratuito a cui mi affido spesso è quello di Twinword. Ha un interfaccia molto chiara in cui fornisce un’analisi perfetta su argomenti popolari, concorrenza, difficoltà, intento di ricerca, valore, volumi, ecc. di una parola chiave. Ammetto che mi aiuta un sacco quando devo scrivere articoli molto lunghi finalizzati ad aumentare il traffico del blog e far conoscere le mie competenze.
8. Ubersuggest
Uno dei tool più famosi per keyword research è sicuramente Ubersuggest. Anche in questo caso ci fornisce tutti i dati necessari per analizzare al meglio una parola chiave di nostro interesse e decidere se utilizzarla per posizionarci o meno.
9. WordTracker
Ultimo, ma non per importanza (è solo che vado sempre in ordine alfabetico per non fare torto a nessuno), è lo strumento per parole chiave WordTracker. Analizza le keyword per blog e siti web ma in più anche quelle di Amazon, Ebay e YouTube. Infatti quando immetti la parola chiave da analizzare nella tendina a sinistra puoi selezionare la piattaforma su cui ti interessa mirare la ricerca. Ottimo se hai bisogno di posizionarti con i tuoi prodotti anche lì.
Per altri tool utili leggi: Migliori strumenti per un blog di successo.
Analizza la concorrenza
Un’altra cosa che ti consiglio di fare per rendere efficace la tua ricerca di parole chiave è quella di analizzare e studiare la concorrenza che si posiziona nella prima pagina dei motori di ricerca. Intesa non solo con chi ha il tuo stesso tipo di blog o sito web ma anche chi compete con le tue stesse keyword. Infatti ti capiterà di trovare competitor che offrono contenuti, prodotti o servizi differenti dai tuoi ma si posizionano con la parola chiave che ti interessa. Cerca di capire i loro punti di forza (Quali contenuti hanno fatto bene che si sono posizionati meglio dei tuoi?) e se hanno delle debolezze (Ad esempio sono poco chiari, esaustivi o troppo difficili). Quali argomenti trattano che tu stai tralasciando ma possono essere utili anche per il tuo pubblico? Cosa gli manca? Come puoi farli meglio dandogli un valore aggiunto?
Da questo trai le tue conclusioni e mettiti all’opera per creare contenuti di qualità migliori di quelli della tua concorrenza con cui potresti soffiargli la posizione.
Dove inserire le parole chiave in una pagina web
Ora che sai come fare una ricerca di keyword passiamo alla pratica e vediamo dove è necessario inserire le parole chiave principale in un contenuto web.
- Titolo H1: preferibilmente all’inizio del titolo.
- Permalink della pagina: se possibile sarebbe meglio inserirla nella parte dell’url che segue subito il dominio.
- All’interno del contenuto: in modo naturale nell’introduzione e in alcuni punti del testo in cui è necessaria ma senza esagerare. Sai che nell’italiano esistono un sacco di sinonimi? Usali.
- Sottotitoli H2 e H3: almeno in un sottotitolo impostato in H2 che non deve essere uguale al titolo H1 e negli H3 utilizzare le correlate.
- Alt text dell’immagine principale: compilare la sezione “testo alternativo” dell’immagine principale di un contenuto inserendo la parola chiave.
- Meta description: inserirla in modo naturale e scrivendo una caption accattivante che convinca l’utente ad aprire e leggere il tuo contenuto.
Ci tengo a precisare che la densità di parole chiave da inserire nel testo non ha una percentuale che va rispettata per forza come spesso molti consigliano (di solito del 3,5%). In realtà per i motori di ricerca non è più un fattore di ranking così importante perché si sono evoluti nell’avvicinarsi sempre più ad un linguaggio naturale. Questo non vuol dire che non vanno inserite ma deve essere fatto senza forzare i discorsi o fossilizzarsi nel rispettarne un quantitativo. In buona sostanza se in qualche paragrafo non occorre che ci sia né la principale né una correlata o un sinonimo meglio non usarla piuttosto che infilarla per forza. Scrivi come parli e preoccupati di farti capire dai tuoi utenti.
Infine, per quanto riguarda gli anchor text, ossia il testo di ancoraggio di un link che rimanda a pagine interne o esterne al sito, è una buona pratica SEO utilizzarli inserendo una parola chiave correlata o un sinonimo della principale. Anche in questo caso però deve essere fatto in modo naturale e senza abusarne.
Per approfondire l’argomento leggi: 10 dritte SEO per pubblicare testi efficaci.
Conclusioni
Traendo le somme di quanto affrontato oggi possiamo dire che la strategia SEO di andare ad identificare le migliori keyword con cui posizionare la tua presenza online va a soddisfare un insieme di bisogni. Sia in relazione al tuo blog ed alla sua idea di business che del tuo pubblico di destinazione. Non puoi quindi pensare di finire in prima pagina se in primis non offri un’ottima esperienza utente e non crei contenuti capaci di rispondere alle necessità del tuo target. Compreso questo non ti sarà difficile creare un piano editoriale strategico che ti permetterà così di scalare la SERP e ricevere sempre più traffico organico.
Necessiti di altri consigli, hai domande o vuoi un parere sul tuo blog perché non ti è chiaro qualcosa e ti serve aiuto con la SEO? Gestisco blog dal 2006 e sono specializzata in SEO Copywriting con diverse competenze da SEO specialist. Contattami pure senza impegno e regalati una consulenza personalizzata compilando il form sottostante. Sarò felice di affiancarti per far raggiungere al tuo blog tutto il successo che si merita.