10 Top & Flop dalle sfilate autunno inverno 2016/17

Milano fashion week conclusa settimana scorsa all’insegna della prossima primavera estate 2017 ma ufficialmente è appena iniziato l’ autunno inverno 2016/17. Come sapete a me piace rimanere costante parlando della stagione in corso o di quella in arrivo per evitare di farvi fare confusione passando repentinamente da una tendenza presente ad una ancora troppo futura. L’autunno è appena iniziato e dopo aver visto a destra e sinistra le proposte dei nostri brand preferiti è giunto il momento di stilare la mia solita selezione dei 10 Top e Flop dalle sfilate autunno inverno 2016/17 come avevate già visto per le passate stagioni.

N.B. Come sempre parlo per mia opinione personale soffermandomi sull’usabilità della collezione per una donna più o meno normale, non metto certo in dubbio la professionalità, l’originalità e il talento di nessun stilista dato che parliamo di alta moda e sono tutti brand che ci piacerebbe poter avere nei nostri armadi ma ogni tanto esagerano e va detto. Chi non ho nominato è perché non mi ha colpito ne nel bene ne nel male.

I 10 Top & Flop dalle sfilate autunno inverno 2016/17

Top sfilate autunno inverno 2016/17

1. Ralph Lauren. Parliamoci chiaro e siamo onesti, sono sempre collezioni impeccabili, di gran classe e buon gusto. Solo in Italia non lo capiscono.
2. Tommy Hilfiger. Forte ispirazione marinaresca che mi ha letteralmente conquistata. Vorrei poter avere ogni pezzo di questa sfilata. Mettibile ed elegante allo stesso tempo.
3. Dolce & Gabbana. Ebbene si, per me questa volta stra vince. Sarà perché c’è molto in stile militare, domatore (o come preferite chiamarlo) con il giusto tocco bon ton ma ho visto completi di una classe unica. Occhi a cuore.
4. Ermanno Scervino. Mi convince sempre e si mantiene nei top. Insomma, questa è eleganza. Ecco.
5. Trussardi. Come sempre all’estero ci vedono più lungo e questo brand spopola più che in Italia. Per me andrebbe molto più apprezzato perché crea collezioni davvero chic adatte a tutte le donne.
6. Burberry. Innovativa e un pò diversa da quello a cui ci ha abituato negli anni passati. Ha osato e ha fatto bene.
7. Armani Privè. Classicità e contemporaneità allo stato puro. Amo questa combo di caratteristiche quando le cuce Re Giorgio. TOP!
8. Chanel. Ho apprezzato il mantenere alcuni punti fermi della storia del brand unendoli al moderno. Forse non userei tutto ma mi ha comunque convinto.
9. Gucci. Non mi piace come vengono presentati in passerella ma quando vado in negozio non c’è articolo che non mi piaccia o che non indosserei. Quindi si, in sostanza boccerei la sfilata ma la collezione merita un sacco e quindi Gucci è salvo.
10. Fendi. Ho tentennato un po’ ma poi si, scrutandola bene è una collezione che mi ha convinto. Moderna ma mettibile.

Flop sfilate autunno inverno 2016/17

1. MSGM. Mi sembra una brutta copia di Prada stagioni passate. Accozzaglie senza senso e no, una donna chic non si veste così.
2. Louis Vuitton. Sempre peggio. Tanto amo i suoi accessori tanto non riesco a concepire lo stile delle collezioni nelle sue sfilate. Si fanno di LSD senza un domani.
3. N°21. Bè, dopo le ciabatte a carrarmato e fiocco enorme mi pare giusto passare a uno stile clochard oversize. Il passaggio dal tamarro all’andare a casaccio è venuto da se. Ma perché?
4. Philipp Plein. Sognando Iron Man o semplicemente indirizzata a chi va in moto rimane un mistero.
5. Antonio Marras. Lampadari e tappeti con le gambe. Pesante, noiosa, da sbadiglio e brutta. Si, brutta.
6. Mila Schon. Deludente. Ha osato troppo con una “modernità” che non è adatta a questo brand.
7. Uma Wang. Spenta, triste e troppo oversize. Tenute comode da casalinghe tra il pigiama e il maglione della nonna.
8. Au Jour Le Jour. Forse meno peggio del solito ma comunque tra gli occhi in stile Ferragni e un pop mal riuscito per me rimane un gigantesco flop.
9. Moschino. A malincuore questa colleziono la boccio. Bellissimo show ma di fatto abiti un po’ troppo poco sfruttabili e con un accendino riesco a copiare benissimo l’idea.
10. Blumarine. Non mi ha colpito, una collezione fredda, meno romantica del solito e spenta. Niente di che a tal punto dal farmela bocciare.