Una ricerca della fondazione Ellen Mc Arthur ha recentemente messo in risalto come il mondo della moda sia la seconda industria più inquinante al mondo. Un settore, quello del fashion, che tanto produce e altrettanto crea in termini di rifiuti. Diventando uno dei principali consumatori di acqua nel mondo ed incidendo in maniera altrettanto importante sulle emissioni di gas serra. Per questo motivo, oggi, passando dalle scelte dei grandi marchi a quelle del consumatore finale consapevole si muovono sempre di più verso capi sostenibili e verso una scelta di tessuti ecologici realizzati con fibre naturali. Ognuno, nel proprio piccolo, può infatti compiere scelte sensate acquistando capi che realmente occorrono, preferire la qualità alla quantità oltre che avere determinate accortezze nella cura di questi tessuti naturali.
Per chi da sempre è stato rispettoso ed attento al tema della sostenibilità, che sia il mondo della moda o un altro ambito poco importa perché tutto rappresenta una scelta naturale. È questo, infatti, un modo di agire del pensiero e un conseguente perseguire delle idee che si muovono in maniera green e sostenibile riguardino queste un semplice acquisto o la scelta di un tessuto.
I tessuti ecologici sono una scelta responsabile
Quando si parla di tessuti ecologici e di fibre naturali derivanti da fonti rinnovabili si fa, generalmente, riferimento a quelle fibre di origine vegetale e animale come: lino, canapa, seta, cotone o lana. In questo, la moda sostenibile può avere moltissime declinazioni e le possibilità di scelta sono svariate.
Certo la perfezione resta una bellissima utopia ed anche nel mondo dei tessuti ecologici non esiste la perfezione assoluta. Ci sono però dei tessuti che possono, grazie alla loro “performance sostenibile”, risultare altrettanto confortevoli e di qualità quanto i tessuti tradizionali. Proprio grazie alla loro produzione e realizzazione curata e certificata prima di tutto hanno un impatto inferiore sull’ambiente e secondariamente possono essere apprezzati per le loro benefiche proprietà.
Tipologie di tessuti ecologici per abbigliamento
Tra i tessuti ecologici che meritano di essere posti in primo piano troviamo:
Canapa
Questo tessuto ecologico resistente e duraturo, possiede la migliore capacità di traspirazione. Il tessuto di canapa è caldo in inverno e molto fresco d’estate. Antibatterico e ipoallergenico è inoltre altamente protettivo perché filtra una notevole percentuale di raggi ultravioletti e infrarossi. Per quanto concerne la sua produzione è uno tra i tessuti più ecologici perchè non necessita di pesticidi o di grandi estensioni di terreno e viene utilizzata interamente senza produrre scarti.
Lana
Fibra tessile di origine animale. Presenta, tra i tessuti che l’uomo riesce a produrre, qualità e performance che possono essere, senza dubbio, definite entusiasmanti. È infatti un tessuto traspirante e termoregolatore per eccellenza perché garantisce il caldo asciutto anche quando la stagione è particolarmente calda. Oltre al fatto che la sua capacità di espellere l’umidità è senza uguali. Attraverso i tessuti di lana generalmente si interpreta una duplice vocazione di eleganza e versatilità conciliando il classico di questo tessuto con la richiesta di abiti sempre più contemporanei.
Lino
Morbido e fessibile, è la fibra tessile più antica. Risulta più resistente e brillante del cotone ma ha meno elasticità. Igienica e ipoallergenica non trattiene gli odori, non attira la polvere ed è molto traspirante. Grazie all’alta conducibilità termica il tessuto risulta estremamente fresco. Con i lavaggi diventa più morbido e pregiato. Di minor impatto ambientale rispetto al cotone, sopporta bene gli attacchi parassitari e necessita un uso limitato di pesticidi, ma ha costi di produzione nettamente superiori.
Seta
Fibra antica e pregiata, viene apprezzata per finezza e lucentezza. La sua leggerezza spesso trae in inganno, infatti la seta è ideale per mantenere il calore corporeo. Assorbe bene il sudore, lascia traspirare la pelle, permettendo l’allontanamento dei cattivi odori e non trattiene lo sporco. La seta buretta, anche chiamata seta grezza, si ottiene aspettando che il baco abbia completato la sua metamorfosi e sia uscito dal bozzolo ed è più ricca di sericina. Sostanza proteica che ha sulla pelle effetti idratanti.
Il futuro della moda con i tessuti ecologici
Una moda sostenibile non cresce solo grazie ai tessuti ecologici per abiti ma anche grazie alle scelte che compiono i consumatori per far sì che questi tessuti siano sempre più richiesti e diffusi. Comportando, in questo modo, un cambio di regime nella produzione delle grandi aziende.
L’obiettivo della moda sostenibile è ridurre al mimino l’impatto ambientale e sociale della produzione tessile, sfruttando meno risorse energetiche e naturali. Rendendo il lavoro equo e sostituendo le sostanze chimiche o comunque tossiche con quelle più ecologiche. Cosigliando dunque l’utilizzo di tessuti ecologici si vorrebbe raggiungere l’obiettivo di creare un sistema che possa essere sostenuto a tempo indeterminato.
Per informazioni più dettagliate, si rimanda all’articolo di approfondimento su “Tessuti ecologici per abbigliamento” di Ratti, oggi uno dei maggiori player mondiali nella produzione di tessuti e accessori di alta gamma.
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Ti segnalo anche Orange Fiber, azienda nata nella mia Sicilia che produce tessuti fatti con le bucce delle arance! Ha collaborato anche con H&M :)