Periodo di saldi. Clienti impazziti più personale dei negozi che fuori da ogni logica da me concepita si dimenticano da ambo le parti il galateo degli affari. Ossia la business etiquette. Mai sentito parlarne? Scopriamola insieme.
Cos è la business etiquette
Il galateo degli affari non è altro che un suggerire e quindi far conoscere il comportamento adatto in ogni occasione ci si presenti davanti nell’ambito lavorativo agli addetti ai lavori.
A cosa serve in sostanza? A fare in modo di trasmettere un’immagine positiva dell’azienda per cui lavoriamo o del nostro negozio facendo tornare i clienti. Facendoli spendere da noi e non certo facendoli fuggire.
Purtroppo ho notato quanto questo manchi di base non solo con i saldi ma sempre più anche nelle giornate di routine. Quindi ho deciso di cercare di riassumere in poche righe come ci si dovrebbe comportare da clienti e da commessi. Almeno le regole base dello saper stare al mondo nei confronti del prossimo, un minimo, vanno sapute mettere in pratica no?
Galateo degli affari in negozio per commessi e venditori
Partiamo dal presupposto che secondo il galateo degli affari l’educazione fa vendere di più e la maleducazione fa scappare a gambe levate. Questo lo sappiamo tutti ma non viene sempre messo in pratica.
Un negoziante deve essere in grado di accogliere il cliente mettendolo a suo agio. Trattandolo con rispetto e gentilezza anche se fosse il peggior cafone sulla faccia della terra. Deve riuscire a trasmettere una sensazione di piacevolezza per il suo arrivo. Che lo si voglia accettare o meno IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE. E’ un dato di fatto.
Detto questo, un aspetto ordinario aiuta a far sentire meno in soggezione il cliente. Trattarlo con cortesia e rispetto rientra in quel galateo degli affari capace di portare enormi risultati in soddisfazione personale e maggior numero di vendite.
Se un commesso insiste nel venderci un paio di pantaloni che, ad esempio, obiettivamente ed oggettivamente ci fa il sedere come una portaerei di certo non ci vedrà tornare. Così come se non ci guarda in faccia mentre conversiamo con lui o non ci presta le giuste attenzioni quando richieste.
Va detto, e ammesso, quanto molti clienti non siano perfetti. Ne tanto meno simpatici. Ma in quel preciso momento vogliono che i loro problemi vengano risolti con onestà per uscire dal negozio contenti, migliorati e sentendosi anche più belli.
Galateo degli affari in negozio per clienti
Dall’altra parte i clienti devono entrare in negozio salutando e aggiungendo un “posso dare un’occhiata?” piuttosto che un “Avrei bisogno del suo aiuto, sto cercando…” a seconda dei casi. In questo modo eviteremo commessi che ci saltano al collo con la classica frase “Ha bisogno?“, “Posso esserle utile?” che per quanto sia educata a me mette ansia. Se ho bisogno chiedo subito. Se voglio dare un’occhiata perché non ho idea di cosa cerco o semplicemente voglio stare per i fatti miei e fare da sola uso la prima domanda e ti chiamo quando ho deciso. Non siamo tutti uguali. Io per prima vado a giornate. A volte esigo mi stiano dietro, a volte voglio mi lascino fare e questo spetta a noi clienti, educatamente, farglielo capire.
Le commesse di Kiko e Foot Locker, ad esempio, pur sapendo benissimo sia una strategia di marketing indetta loro dai piani alti, a me fanno scappare immediatamente. Dovrebbero essere più empatici e capire subito quanto per alcuni clienti sia del tutto inutile stargli addosso ad ogni minimo spostamento.
Ovviamente solo questo non basta per essere dei buoni clienti. Nel galateo degli affari in negozio ci sono altri diversi punti da analizzare singolarmente.
Abbigliamento
Quando entriamo in un negozio evitiamo di presentarci in costume o a dorso nudo. Cercare di essere sempre presentabili e rispettosi verso chi sta lavorando per noi che magari è anche in divisa con 40° non ci farà passare da fessi ma da educati.
Animali
Se siamo in compagnia del nostro amico a quattro zampe cerchiamo di tenerlo vicino a noi con il guinzaglio. Non tutti li amano. Molti ne hanno paura o potrebbero essere allergici al loro pelo e se dovessero provare un articolo che il nostro miglior amico ha annusato e ci si è strofinato contro? Non pensiamo solo a noi stessi ma anche ai futuri clienti.
Cibo
Credo lo sappiamo tutti, ma comunque è bene farlo presente. Non si entra nei negozi con il cibo in mano. Pensiamo non possa mai capitare ma può succedere e sbriciolare, macchiare, appiccicare merce in vendita non di nostra proprietà è un comportamento maleducato e irrispettoso. Senza contare quanto mangiare davanti a chi sta lavorando non è proprio il massimo del rispetto.
Camerini di prova
Quando proviamo un capo se siamo truccate non dobbiamo sporcare l’articolo. Quante volte non acquistiamo perché lo troviamo sporco intorno al girocollo? A me è capitato fin troppe volte e ho maledetto la persona cafona che lo ha provato in precedenza. I camerini lasciamoli come li abbiamo trovati. La merce che non acquistiamo va ridata alle commesse che provvederanno a riposizionarla.
Merce esposta
Il galateo degli affari è chiaro. Gli articoli esposti non si toccano come se fossimo a casa nostra e sarebbe carino se quando si apre un capo poi venisse ripiegato come lo abbiamo trovato. O, quantomeno, prima chiedere alla commessa se possiamo aprirlo e dopo aver avuto la sua attenzione sarà poi lei a ripiegarlo.
Sconti
Per quanto riguarda lo sconto, fuori dal periodo dei saldi si può chiedere, ci mancherebbe, come si suol dire, “domandare è lecito, rispondere cortesia“, ma non va preteso e non bisogna essere arroganti nell’esporre la domanda. Non dipende dai commessi la scelta di farlo e non è obbligatorio nei nostri confronti.
Salutare sempre
Quando usciamo dal negozio salutare sempre e non solo quando si acquista. Ho notato che in molti fanno così e devo ancora capire il perché. Un negozio è un servizio per noi. Come noi pretendiamo considerazioni e saluti non vedo perché negarlo a chi sta 8 ore in 4 mura a nostra completa disposizione.
Concludendo, teniamo presente che per migliorare la nostra esperienza, sia come venditori che come clienti dobbiamo essere i primi a migliorarci con il dovuto rispetto reciproco. Personalmente so di essere difficile come cliente ma cerco di essere sempre il più educata possibile in modo da poter essere inattaccabile.
Non mi resta che augurarvi un ottimo shopping con i saldi consapevole ed educato in compagnia di un buon galateo degli affari perché diciamocelo, infondo, non abbiamo mai niente da mettere.
30 commenti
…concordo con tutto…anch’io vado a giornate come cliente, ma in tanti posti, sia in profumeria che nel mio negozio di vestiti preferito, mi conoscono bene ormai e mi lasciano fare, mi tirano fuori cose che ancora non sono esposte, mi chiamano per le novità, cercano sempre di farmi qualche sconticino!!!…odio fare spiegare le cose senza motivo, spesso fermo io le commesse, o magari mentre loro fanno il conto piego io le cose :)…cerco di non dare fastidio, di avere sempre rispetto per il lavoro altrui…magari rispondo acida quando entro in una profumeria del mio paese alle 19.25 con chiusura alle 20 e le commesse fanno già le pulizie e ti invitano a tornare il giorno dopo o le vedi seccate eh no eh lì mi inacidisco…stando dall’altro lato, quando magari sono al lavoro in profumeria, cerco sempre di ascoltare il cliente senza assalirlo, anche se qualche capa vuole questo, e facendolo uscire contento…tanti mi ringraziano per la disponibiltà e gentilezza!!! Noto però che alcuni nemmeno salutano, né quando entrano e né quando escono, rispondono in modo acido…lì mi trattengo alle volte…e conto!!!…un bacione!!!
Ottime regole di civiltà valide sia per la clientela che per il personale dei negozi.Soprattutto nel frenetico periodo dei saldi e durante le spese natalizie capita davvero di vedere scene di qualsiasi tipo.
Un bacione tesoro,utilissimo post
Ale
http://alespinkfairytale.blogspot.it/
ho letto questo pezzo tutto d’un fiato. Sarebbe un mondo perfetto se tutti lo rispettassero. xoxo rita talks
Questo articolo è davvero perfetto…..io personalmente quando entro in un negozio che non ho le idee ben chiare, la prima cosa che faccio è salutare e chiedere se posso dare un’occhiata…..mi sembra il minimo dell’educazione!!!!!
Brava Luna….ogni tanto è bene rinfrescare la memoria con un po’ di sana educazione!!!
Un abbraccio grande e buon lunedì!!!!
http://www.lagattarosablog.it
Io cosa importante che non molti conoscono purtroppo! Kiss
io odio le commesse che ti si appiccicano addosso e non ti lasciano un attimo, infatti quando entro in questi negozi esco subito!
http://www.alessandrastyle.com
che belle queste foto! buona domenica tesoro,
un bacione Gi.
hai proprio ragione, io per esempio scappo dai negozi in cui le commesse mi stanno sempre addosso… e non compro quando entro e pur salutando per prima manco rispondono….il cliente deve essere educato come chiunque al mondo, ma le commesse prima di usare strategie merketing dovrebbero ripassare il manuale di educazione base ….
Baciiiii
Chiara
http://shesinfashionblog.com
Si anche le cliente dovrebbero essere educate, ma, una brava commessa lo deve essere sempreeeeee e fare un sforzo a capire le necessita delle cliente. Sara che quando ho fatto la commessa io , ho avuto la titolare più esigente del mondo e anche quando mi toccava a stare per 20 minuti in ginocchio a orlare vestiti da sera a cliente indecise e diciamo un “pochino arrogante”, lo facevo con il sorriso in faccia.
Maura Elisa
Un post che mi riguarda da molto vicino. Non saprei da dove iniziare, potrei aprire il vaso di Pandora.
Io comunque sono dell’idea che il galateo, ma soprattutto l’educazione e il rispetto dovrebbero esserci da entrambe le parti. Mi fermo qui, è meglio.
Bel post, speriamo qualcuno impari qualcosa :))))
Un bacio grande Luna,
Eni
i tuoi articoli sono sempre da Contessa, sei proprio top amica ;)
davvero un bell’articolo e molto utile, complimenti tesoro!
baciiiiiiiiii <3
Bellissimo quest articolo Luna.
Io sono totalmente d accordo con te ed il paragone di Kiko lo confermo anche da mia esperienza personale.
Aggiungo anche che secondo è sbagliatissimo dare del tu ad una cliente,che tu entri da hm o da Prada il Lei è d obbligo.
Brava Luna, sempre argomenti interessanti.
Un bacio.
Io odiooo le commesse di Kiko! Condivido ogni tua singola parola!
Baci,
Marina
Ottimi consigli cara! Anche io sono a giornate, a volte mi piace che mi venga chiesto se ho bisogno di aiuto, altre invece preferirei essere lasciata tranquilla! Ho notato anche io che chi non compra nulla spesso lascia il negozio non salutando ahaha magari si vergogna o ha paura che i commessi possano rimproverarlo :D
Un bacione cara :*
hihihihi allora io mi metto dall’altro lato perche’ ho fatto la store manager e commessa per tanti anni, purtoppo spesso chi lavora in un geozio e’ quasi obbligato dall’azienda a pressare il cliente…con il tempo poi si impara a farlo in maniera naturale e non invandente ;)
Mrs NoOne
Sono d’accordo con te, a me piace far shopping in tranquillità, è uno svago, e odio essere messa pressione quando entro in un negozio! baci
Federica – http://www.cosamimetto.net
Hai perfettamente ragione Luna. Noi odiamo quelle commesse che dicono non appena entriamo serene e beate, “hai bisogno d’aiuto?”, perché come hai detto tu, mette ansia e voglia di fuggire e basta. Che poi siamo le prime che se cerchiamo qualcosa in particolare, non appena entriamo in negozio abbiamo già lo screen di quel capo fatto qualche giorno prima cercando nell’app apposita, ed andiamo dritte dritte dalla commessa a dire”questo capo ce l’avete!”, quindi se abbiamo bisogno di attenzioni, di certo sappiamo come farcele avere. Detto ciò, la buona educazione è ben altra e sè quella del cliente si limita ad essere cortese e a salutare, quella del commesso/a va ben oltre e sinceramente non ne vediamo quasi mai di gentili. Quando capita però, quasi siamo incentivate a comprare qualcosa proprio per la cortesia ricevuta, quindi l’educazione funziona eccome!
Come sempre dettagliata e ottimi consigli. Buono shopping anche a te Luna e buon weekend.
Un bacione, Monica & Tatiana.
Ambitionofstyle.blogspot.com
Purtroppo l’educazione non è più di moda e forse non viene più nemmeno insegnata, se no non ci sarebbe bisogno di precisare certe cose. E così, nei negozi come negli uffici, nei ristoranti e nei luoghi pubblici in generale si assiste sempre più spesso a scene ridicole. Il cliente non è tutti diritti e il commerciante non è tutti doveri e se tutti conoscessimo il significato della parola rispetto non ci sarebbe bisogno di scrivere alcun galateo. Ottimo post Luna :)
Buon weekend <3
Meraviglioso e onestissimo il tuo post ! Io, per esempio, mi infastidisco tantissimo quando le commesse sono insistenti, sono già una shopaholic che non ha bisogno di essere spinta all’acquisto, ma se non sono convinta è meglio che mi lascino stare, finisco per non comprare in negozi dove le commesse ti tampinano e pretendono l’acquisto a tutti i costi. Allo stesso modo, mi è capitato di entrare salutando e di non ricevere neanche risposta, e bella impressione di certo non è. Un bacione e buon weekend !
Fashion and Cookies – fashion blog
Io mi sono molto divertita a fare la commessa..ho trovato da cliente commessi scocciati, stanchi..e sono uscita dal negozio. A volte prima di uscire glielo dico anche..si sono un po plateale!
Mentre leggevo le prime righe pensavo anche a kiko, hai visto che anche quando stai x pagare insistono con l’ offerta della settimana..ecco a me piace fare shopping in libertà, vado spesso sa sola, e non voglio ansia!!!
Lalu
http://Www.ilquadernodilalu.it
hai proprio ragione!!ma quando incontro una commessa maleducata me ne frego e faccio come se non esistesse!!! ;P Purtroppo i saldi sono periodi di stress per molti dipendenti ma per loro fortuna non durano tutto l’anno!! bisogna avere tanta pazienza! comunque troppo carino e vero il tuo post!
A volte penso che se mi comportassi come certe commesse con i miei clienti , ora sarei senza lavoro, un controllo più accurati dai piani alti a volte potrebbe far vendere molto di più
Ciao Luna
Ciao Luna, hai ragione e condivido in pieno tutto quello che hai detto e credo che tutte le commesse dovrebbero leggere questo articolo… Non sai quante volte ho evitato di comprare (soprattutto da Kiko) per colpa della maleducazione delle commesse… Ti auguro un buon weekend amica bella, un bacione!
Ilenia’s wardrobe
ho letto con attenzione : sono regole basilari, di cui non si dovrebbe neanche parlare, ma ahimè hai ragione, la maleducazione è sempre presente e purtroppo sempre di più!
baci amica fashion, Gi.
Ma Luna che commento mi hai lasciato? Sei sempre troppo modesta! Dovrebbero dare una copia di questo post ad ogni assistente alla vendita: a volte mi chiedo quanto ci impiegherebbero a licenziarmi se avessi un atteggiamento così sc**zato in ufficio. Ti mando un grande abbraccio tesoro
Lo dico sempre anch’io, l’educazione prima di tutta e poi un buon corso di Marketing!!!
Tesoro non sai quanto mi farebbe piacere un’uscita a cavallo con te. Vieni a trovarmi!!!!
Kisses, Paola.
proprio l’altro giorno una commessa esaurita da zara mi ha strappato dei pantaloncini di mano…io stavo semplicemente tentando di metterli apposto – con la mia proverbiale fantozzianità, d’accordo – ma ci stavo provando…e lei oltre al gesto anche una brutta occhiataccia…sono rimasta talmente allibita da non riuscire manco a proferire parola!
L’educazione, prima cosa! Sante parole. Il post lo stampo e ne faccio una copia, per i miei clienti e per le mie commesse.
D’accordo su tutta la linea.
Baci
Diffondiamo a reti unificate questo post…. Io, come tutte noi attente a chi ci circonda, ho incontrato clienti e commessi pessimi, da prendere a calci nel sedere per intenderci. Ma la buona educazione non va più di moda dico io????
Condivido il pensiero sulle commesse di Kiko …
Baci
Eli
Io ho notato che quando entro in un negozio solo per dare un’occhiata e pensare ai fatti miei mi vengono incontro venti commesse, mentre le rare volte in cui avrei bisogno di una mano non trovo mai nessuno!! E’ la legge di Murphy!!:)
In generale comunque preferisco non avere commesse che “incalzano”! Seppur gentili mi mettono ansia!:)